Norcia e le sue tradizioni

Norcia (604 m. s.l.m.) fu edificata probabilmente dai Sabini nei secc. V-IV a.C. su preesistenti habitat preistorici, umbri ed etruschi. La città attuale che è sicuramente di origine romana, come dimostrano le testimonianze archeologiche, ha dato i natali a San Benedetto, fondatore del Monachesimo d’Occidente. Il nome Norcia, (Nurcia), secondo alcuni studiosi, sembra che derivi dalla divinità Nortia, dea etrusca della fortuna. La gente di Norcia, da sempre, ha saputo sposare l’arte con un paesaggio straordinario, l’ambiente con la spiritualità, la vita quotidiana con la gastronomia avvalendosi di prodotti tipici di alta qualità. Non ultimo vanta il diritto di essere la capitale indiscussa della norcineria. 

 

Norcia e l’intera Valnerina erano le terre più rinomate per l’allevamento, la preparazione e la conservazione delle carni suine, grazie alle ottimali condizioni climatiche, alla secolare esperienza dei “maestri macellai” e alla sapienza conservativa dei Nursini. Il mestiere che sembra avere origini romane si diffuse da Norcia, a Roma, in Toscana ed in tutta la penisola. In Italia è ampiamente riconosciuto che la parola Norcino, sin dall’anno 1.000 d.C., sottintende l’esperto della macellazione e lavorazione del suino. Per la verità i “maestri macellai” di Norcia hanno diffuso in Italia e nel mondo la raffinata tecnica di preparazione di un prosciutto tipico, perché alla indispensabile salatura segue la lenta “maturazione” nell’aria pulita e frizzante di montagna. 








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